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Abbiamo trascritto i registri della popolazione di Corippo dal 1669 al 1960. È in fase di elaborazione l'Albero Genealogico di ogni patronimo con le relative ramificazioni in tutto il Mondo.
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martedì 7 aprile 2015

In America voglio andar... Quanti corippesi sono passati da qui?

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Né Giuseppe né Paolo Scettrini nelle loro lettere accennano a Ellis Island e al disbrigo delle pratiche di immigrazione. Ma visitando il museo sull’isola nella baia di New York ci si può fare un’idea abbastanza precisa di come avvenivano. Dal 1892 al 1954 questo isolotto di fronte al porto di New York fu il centro di smistamento di tutti coloro che arrivavano in cerca di fortuna e faceva da filtro all’enorme afflusso di persone che fuggivano da carestie, guerre e situazioni di povertà nei loro paesi di origine. A Ellis Island venivano controllati i passeggeri che viaggiavano sulle navi nelle classi più economiche, che dovevano presentare i documenti e sottoporsi alla visita medica, a cui a volte ne seguivano altre più specifiche. Particolarmente severo e temuto il controllo degli occhi. Nella “sala di registrazione” i nuovi arrivati erano poi interrogati, e possiamo immaginare quanto sgomento provassero: un mondo nuovo, una lingua diversa, una folla intorno. Non era raro che persone che presentavano segni di malattia o infermità fisiche o mentali venissero respinte e rimandate in patria.

Per chi volesse leggere il resoconto della visita a Ellis Island pubblicata su “Il Caffè” (28 agosto 2011):


Ecco alcune foto scattate al museo e la traccia dei miei antenati sui registri di Ellis Island. Chissà quanti corippesi sono passati da qui!









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